L'abbaino

PROGETTO NAZIONALE "ip ip urrà"

Il Progetto Nazionale “Ip Ip Urrà, Metodi e Strategie Informali per Mettere l’Infanzia Prima”, selezionato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il Contrasto della povertà educativa minorile, vede come protagonista anche Firenze grazie alla Cooperativa L’Abbaino, del Consorzio Co&So, e al Consorzio Mestieri Toscana.

Il nome “Ip Ip Urrà” è un’incitazione a voler ricostruire le reti socio-relazionali, connettere esperienze diverse, ma significative, al fine di contrastare la povertà educativa. Giochi, incontri e laboratori diventano occasioni di crescita personale e sociale, di educazione e di relazione. Il progetto si svilupperà nei Quartieri 4 e 5 di Firenze, creando una continuità con le progettazioni precedenti, “Family Hub” e “Family Hub: Mondi per crescere”, finanziate dall’Impresa Sociale Con i Bambini. Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Ip Ip Urrà si articola in tre “azioni”

Con“I Talenti dei piccoli e dei grandi”, i bambini e le bambine sotto i 3 anni, accompagnati da un adulto e coordinati da educatori, possono usufruire gratuitamente degli spazi della Ludoteca “La Mondolfiera” per seguire attività di pittura o di manipolazione o fare giochi all’aria aperta. La presenza di un mediatore familiare all’interno della struttura consente l’avvio di momenti di incontro e di scambio con i nuclei familiari coinvolti, al fine di sostenere il genitore nella scoperta dei propri punti di forza e nella cura della fragilità relazionale.

“Fuori Gioco” nasce invece dalla volontà di restituire alle famiglie dei due quartieri degli spazi urbani fruibili, organizzati e strutturati per poter vivere la dimensione ludica dentro e fuori il nucleo familiare. Le iniziative che verranno organizzate nascono dall’idea del gioco come veicolo di cultura e relazione, cornice fondamentale per lo sviluppo della relazione genitoriale e dello scambio di competenze fra pari.

Per “La cultura del sospeso”,  librerie, associazioni ed enti culturali del territorio, metteranno libri, visite ai musei ed esperienze culturali a disposizione delle famiglie fragili, grazie al sostegno di una “rete del dono” che il progetto intende costruire nell’ottica di una cittadinanza attiva e solidale.

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