Il metodo educativo Io Ausiliario è
rivolto a persone adolescenti (11-18 anni) in carico alla Neuropsichiatria
Infantile della SMIA/USL-Firenze.
L’intervento educativo condotto con tale metodo è funzionale ad un progetto terapeutico più articolato
REGIME DI GESTIONE
Affidamento su gara di appalto dalla USL Fiorentina (general contractor consorzio Co&So)
DESTINATARI
Adolescenti (11-18 anni) che presentano quadri clinici di sofferenza psicopatologica o in condizione di scompenso
PERSONALE E COORDINAMENTO
L’équipe educativa è composta dal coordinatore e da un numero variabile di educatori/educatrici
QUANDO
Dal lunedi’ al sabato durante tutto l’arco dell’anno
(compreso il periodo estivo), con orario concordato dall’educatore con il clinico referente, la famiglia, e il minore
FORMAZIONE E SUPERVISIONE
La direzione della cooperativa garantisce all’équipe una supervisione periodica con consulente esterno, oltre a percorsi di formazione annuali.
METODOLOGIA
Il metodo “Io Ausiliario” è stato sperimentato e formalizzato presso la cattedra di Neuropsichiatria Infantile di Firenze nel 1993. L’elemento fondante è la relazione educativa di aiuto che si instaura tra il ragazzo e l’educatore, opportunamente supervisionata dal clinico di riferimento.
Il percorso educativo si articola in quattro fasi:
- Fase conoscitiva
- Fase della discriminazione dei bisogni e delle risorse
- Fase ponte (promozione e sostegno nella fruizione “autonoma” delle risorse del territorio da parte del minore)
- Fase di fruibilita’ sociale e conclusione dell’intervento (una volta riattivati processi
evolutivi positivi e sufficentemente autonomi l’intervento si può concludere)
Il sostegno ai ruoli e alle funzioni genitoriali è garantito dal clinico di riferimento
OBIETTIVI
• Garanzia di un intervento educativo nell’ambito di un progetto terapeutico specialistico più articolato
• Riattivazione e ripresa dei processi evolutivi interrotti o critici
• Promozione del benessere psichico-fisico e sociale dell’adolescente
• Contenimento delle problematiche cliniche al fine di contrastare e prevenire ulteriori aggravamenti del disagio
L’intervento si svolge presso il domicilio e/o in altro luogo adatto individuato dall’educatore e concordato con il clinico referente, la famiglia, e il minore